Andrea Rubera

Andrea Rubera

 

 

Andrea Rubera è nato a Roma il 20 giugno 1965.

Si definisce un “erudito”, e questo la dice tutto sul fatto che nella sua vita ha seguito più la curiosità che la spinta alla specializzazione.

Infatti, scrive, fotografa, elabora digitalmente, muove, scompone, confonde, e anche si diletta nella creazione alchemica di profumi.

Non ha frequentato alcuna scuola ma si è accompagnato a diversi maestri di vita: da Amelia Rosselli a Dario Bellezza che lo hanno guidato nel primo suo innamoramento: la poesia.

Negli ultimi anni, ha scoperto come la macchina fotografica e il pc possano  aiutarlo a comprendere certi suoi stati di illuminazione e, così, li sta mettendo in forma tra gli opposti dell’impressionismo e dell’espressionismo.

Per ragioni a pochi note, sinora le sue opere sono state viste solo da occhi intimi.

 “In principio erano le fotografie” che, attraverso il pc, vengono scomposte, deformate e ricomposte fino a generare qualcosa che prima non c’era e uguale non sarà mai.

Alla Biennale di Viterbo 2012 ha bandito gli indugi ed ha partecipato con una stampa digitale su tela “I coniugi Rubera/De Gregorio”, con cui si è classificato al terzo posto.

Nell’opera, l’artista insieme al suo coniuge, auto-ritratti in occasione del loro matrimonio a Toronto (Ontario, Canada) nel 2009.

Cosa ne sarebbe stato se Jan van Eyck fosse vissuto nel 2012 e, invece che dai coniugi Arnolfini, avesse avuto la commessa per un ritratto dai coniugi Rubera – De Gregorio, coppia dello stesso sesso che, in Italia oggi non gode di alcun diritto, pur avendo condiviso 26 anni di vita insieme?

Dentro, attraverso e al di là di quell’opera la risposta….